Legge di Bilancio 2017 pubblicata in G.U

È stata pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 57 della Gazzetta Ufficiale 21 dicembre 2016, n. 297, la Legge 11 dicembre 2016, n. 232, c.d. Legge di Bilancio 2017, contenete il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e il bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
Nel mese di gennaio 2017 verranno predisposte apposite circolari al fine di aggiornarVi circa le novità contenute in detta legge.

Trasmissione rimborsi spese universitarie e spese di recupero edilizio/risparmio energetico “condominiali”: Decreto

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 20 dicembre 2016, n. 296, il Decreto MEF 1 dicembre 2016, con cui sono stabiliti i termini e le modalità di trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi ai rimborsi delle spese universitarie nonché quelli relativi alle spese di recupero edilizio e riqualificazione energetica su parti comuni di edifici residenziali, al fine di consentire la predisposizione delle dichiarazioni precompilate dei contribuenti.
In particolare, a decorrere dai dati relativi al 2016, è stato deliberato che, entro il 28 febbraio di ciascun anno:
• i soggetti che erogano rimborsi relativi a spese universitarie sono tenuti a trasmettere una comunicazione contenente i dati relativi ai rimborsi erogati nell’anno precedente, indicando l’anno di sostenimento della spesa rimborsata;

• gli amministratori di condominio devono trasmettere una comunicazione contenente i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio relative a:

o interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali;
o acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Nella comunicazione devono essere indicate le quote di spesa imputate ai singoli condomini.

School-bonus: istituito il codice tributo

Con Risoluzione 19 dicembre 2016, n. 115, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “6873” per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta spettante per le erogazioni liberali a sostegno degli istituti del sistema nazionale di istruzione ai sensi dell’art. 1, comma 145, L. n. 107/2015 (cd. “school bonus”).
Il codice tributo è utilizzabile dal 1° gennaio 2017 da parte dei soggetti titolari di reddito di impresa.
L’articolo 1, comma 147, Legge n. 107/2015, prevede infatti che “.per i soggetti titolari di reddito di impresa, il credito d’imposta .è utilizzabile tramite compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni”.

Canone TV: Comunicato stampa

Con Comunicato stampa 16 dicembre 2016, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che i soggetti che non possiedono l’apparecchio televisivo, al fine di evitare il pagamento del canone TV, hanno tempo fino al 31 gennaio 2017 per presentare l’apposita comunicazione.
Tuttavia, l’Agenzia, tenendo conto che la prima rata per il canone TV 2017 viene addebitata nel mese di gennaio, suggerisce di presentare la dichiarazione sostitutiva:
• in via telematica entro la fine di dicembre;

• tramite posta entro il prossimo 20 dicembre.

Anomalie dichiarazione IVA periodo d’imposta 2013: Provvedimento

Con Provvedimento 15 dicembre 2016, l’Agenzia delle Entrate ha reso note le modalità con cui saranno comunicate le anomalie IVA 2013 a circa 20 mila imprese/professionisti che hanno dichiarato un volume d’affari disallineato rispetto ai dati comunicati dai loro clienti in base allo “spesometro”.
In particolare, nelle comunicazioni da inviare ai soggetti interessati saranno contenuti i seguenti elementi:
• codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;

• identificativo della comunicazione e anno d’imposta;

• codice atto;

• totale operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA;

• le istruzioni per consultare il dettaglio dei dati relativi all’anomalia riscontrata.

Inoltre, l’Agenzia ha illustrato le modalità di accesso ai dati utilizzati per il confronto nonché le modalità per regolarizzare gli errori o comun icare elementi, fatti o circostanze, sconosciute all’Amministrazione Finanziaria, che hanno causato il disallineamento dei dati.

Tasso di interesse legale 2017: da 0,2% a 0,1%

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2016, n. 291, il Decreto MEF 7 dicembre 2016 che modifica il tasso di interesse legale.
In particolare, l’art. 1 del presente decreto dispone che la misura del saggio degli interessi legali (art. 1284 C.c.) è fissata allo 0,1% con decorrenza dal 1° gennaio 2017 (il tasso di interesse per il 2016 era pari allo 0,2%).

Lavoratrici autonome e imprenditrici: istruzioni INPS per richiedere i voucher per le baby sitter o i contributi per gli asili

Come noto, la Legge di stabilità 2016 ha esteso il beneficio di cui all’art. 4, comma 24, lettera b, della Legge n. 92/2012 (voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting oppure contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati) alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici.
Successivamente, con il Decreto 1° settembre 2016 il Ministro del Lavoro ha definito i criteri di accesso e le modalità di utilizzo di tale beneficio.
Ora l’INPS, con la Circolare n. 216 del 12 dicembre 2016, fornisce le istruzioni operative per la presentazione telematica della domanda. L’invio è consentito fino al 31 dicembre 2016.

Diritto annuale 2017 per i soggetti che si iscrivono nel Registro delle imprese e nel REA

Con Nota 11 novembre 2016, n. 359584, il Ministero dello Sviluppo economico ha definito gli importi del diritto annuale camerale per il 2017 ridotti del 50%, ai sensi dell’art. 28, comma 1, D.L. n. 90/2014.
In particolare, le misure fisse del diritto annuale dovuto per il 2017 sono così definite a seconda che si tratti di:
• imprese che pagano in misura fissa:

o imprese individuali iscritte o annotate nella sezione speciale (piccoli imprenditori, artigiani, coltivatori diretti e imprenditori agricoli): euro 44,00;
o imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria: euro 100,00;

• imprese che in via transitoria pagano in misura fissa:

o Società semplici non agricole: euro 100,00;
o Società semplici agricole: euro 50,00;
o Società tra avvocati previste dal D.Lgs. n. 96/2001: euro 100,00;
o Soggetti iscritti al REA: euro 15,00.

• imprese con sede principale all’estero: euro 55,00.

Studi di settore 2016: ok a correttivi anticrisi e modifiche della territorialità

Con Comunicato stampa 7 dicembre 2016 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che i correttivi anticrisi e le modifiche della territorialità, per quanto riguarda gli studi di settore 2016, hanno ricevuto il via libera dalla Commissione degli esperti.
In particolare, il comunicato stampa ha evidenziato che:
• i correttivi 2016 propongono gli stessi interventi previsti per il periodo d’imposta 2015 (interventi relativi all’analisi di normalità economica e di coerenza, correttivi congiunturali di settore, territoriali e individuali);

• gli esperti hanno dato il via libera:

o alle evoluzioni di 18 studi del comparto del commercio, 7 studi del comparto dei professionisti, 20 studi del comparto delle manifatture, 12 studi del comparto dei servizi;
o agli aggiornamenti delle diverse territorialità utilizzate per i nuovi studi “evoluti 2016”.

Rimborso IVA con visto di conformità: Risoluzione

Con Risoluzione 6 dicembre 2016, n. 112, l’Agenzia delle Entrate ha fornito precisazioni in merito all’istanza di rimborso IVA recante visto di conformità garantito da polizza assicurativa con massimale inferiore alla somma chiesta a rimborso.
In particolare il documento di prassi ha chiarito che la polizza assicurativa, stipulata dai professionisti con visto di conformità, per consentire il rimborso IVA deve essere adeguata al numero dei contribuenti assistiti, dei visti di conformità, delle asseverazioni e delle certificazioni tributarie, ma non all’ammontare del credito chiesto a rimborso.
Di conseguenza, nell’ipotesi di assicurazione con massimale inferiore alla somma chiesta a rimborso, il contribuente non è obbligato a prestare altra garanzia.