Licenziato per le mail diffamatorie nei confronti dei superiori

In materia di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità della sanzione espulsiva nei confronti del dipendente che, mediante un falso account, invia ai colleghi mail diffamatorie nei confronti della dirigenza.
La Suprema Corte, con la Sentenza n. 18404 del 20 settembre 2016, ha precisato che il provvedimento espulsivo è giustificato, in quanto la condotta del lavoratore ha compromesso il rapporto fiduciario con i dirigenti, non sussistendo alcuna prova che gli stessi abbiano discriminato le sue abitudini sessuali e, quindi, non configurandosi l’esimente dello stato d’ira.