In data 16/06/2025 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato ilDecreto Ministeriale n. 107/2025, entrato in vigore il 26/06/2025, per allargare la platea dei beneficiari del CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO del 40% con un limite massimo di spesa ammissibile pari ad euro 1.500,00 per Kw istallato., anche alle persone fisiche che istallano impianti in comuni con meno di 50.000 abitanti.
Allargamento della platea dei beneficiari
Il decreto modifica l’articolo 1, comma 3, del precedente DM 7 dicembre 2023, n. 414, stabilendo che possono accedere agli incentivi non solo i comuni con meno di 5.000 abitanti, ma tutti quelli con popolazione inferiore a 50.000 abitanti.
Questa modifica, sebbene subordinata alla formale approvazione della nuova decisione del Consiglio ECOFIN, consente un notevole ampliamento del perimetro di applicazione della misura, con l’intento di accelerare l’accesso ai fondi disponibili e superare il rischio di sotto-utilizzo delle risorse.
Incremento dell’anticipazione concessa ai beneficiari
Viene innalzata dal 10% al 30% la quota di contributo concedibile in via anticipata da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ai soggetti beneficiari, come previsto ora all’articolo 10, comma 1, lett. a) del decreto modificato.
La misura è volta a facilitare l’avvio dei progetti, migliorando la liquidità a disposizione dei soggetti attuatori e supportando la realizzazione tempestiva degli interventi, anche in considerazione delle stringenti scadenze previste dal PNRR:
- completamento dei lavori entro il 30 giugno 2026;
- entrata in esercizio entro 24 mesi dalla fine dei lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Per potervi accedere al contributo a fondo eprduto del 40% è necessario aderire a una Comunità Energetica (CER) o a un Gruppo di Autoconsumatori.
È possibile presentare la richiesta all’incentivo fino al 30/11/2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
In alternativa, puoi sfruttare la detrazione al 50%
La classica detrazione 50% (o al 36% per le seconde case) è una valida alternativa per abbattere i costi di installazione dell’impianto. Vale anche per l’eventuale accumulo o per l’eventuale pompa di calore, che sfrutta l’energia dall’impianto fotovoltaico per riscaldare e raffrescare casa.
L’energia immessa in rete viene remunerata tramite il ritiro dedicato.
Il contributo PNRR 40% ha dei pro e contro
Come sempre accade quando cerchi la soluzione più redditizia per installare un impianto fotovoltaico, la reale convenienza va valutata in base al tuo caso specifico. Nel caso di questo incentivo:
- se installi l’impianto con il contributo PNRR, non potrai sommare la classica detrazione fiscale al 50%
- il tetto di spesa su cui viene riconosciuto il contributo PNRR è di 1.500 €/kW, vincolo che non c’è nel caso della detrazione 50%.