RIAPERTURE E ANTICIPAZIONI PIANO ANTICOVID19. Conferenza Stampa del Prof. Draghi del 16/04/2021.

Dal 26/04/2021 la Regione Lombardia, la Regione Veneto ed altre 11 regione saranno in “Zona Giallo Rafforzato”.

l Presidente del Consiglio Prof. Draghi, nella conferenza stampa del 16/04/2021, ha presentato i provvedimenti che, fondati sul “prudente ottimismo”, sono in corso di definizione.

Detti provvedimenti sono strutturati su una strategia a tre pilastri:

  1. uno “scadenzario” delle riaperture (le prime scadenze conosciute con 10 giorni di anticipo);
  2. misure di sostegno all’economia e alle imprese,
  3. rilancio della crescita grazie agli investimenti.

La strategia che di seguito anticiperemo poiché “le misure effettive e concrete” saranno contenute in un prossimo provvedimento in corso d’approvazione in Consiglio dei Ministri, si fonda, a parere di chi scrive, sulla costatazione che:

  • migliora la situazione sanitaria, con il rallentamento della curva dei contagi,
  • è accelerata la campagna vaccinale,
  • è crescente il disagio sociale evidenziato dalle recenti manifestazioni di piazza.

 

LE RIAPERTURE

A partire dal 26/04/2021 sarà anticipata “la ripresa dell’applicazione delle norme relative alle Zone Gialle” ora sospese, ma come vedremo, non saranno applicate le disposizioni “classiche”, già conosciute per le “Zone Gialle”, ma saranno, per così dire, “temperate” rispetto al passato, in quanto “si darà precedenza alle attività svolte all’aperto rispetto alle attività svolte al chiuso”. Una decisione, oggetto di un “rischio ragionato”, basato sul parere degli scienziati, che affermano “che il rischio di contagio, all’interno di attività svolte all’aria aperta è più basso rispetto al rischio di contagio, all’interno delle medesime attività svolte al chiuso. Tenuto conto di quanto sopra esposto e considerato che resta in vigore l’attuale coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00, dal 26/04/2021, potranno aprire:

  • i ristoranti, anche di sera, ma solo all’aperto. E’ doveroso evidenziare che nella conferenza stampa non è stato mai fatto riferimento al termine “Bar”, “Bistrot”,”Vinerie” ecc. per cui si ritiene necessario che nelle prossime ore vengano fatti i dovuti chiarimenti necessari al fine di consentire agli imprenditori, le dovute programmazioni. A parere di chi scrive, il termine “ristoranti” è stato utilizzato come sinonimo di “ristorazione” ma è necessario attendere i provvedimenti definitivi, per poter dipanare questi dubbi;
  • i teatri, i cinema e gli spettacoli, ma solo se svolti all’aperto oppure al chiuso ma con la limitazione di capienza che saranno stabilite dal “Comitato Tecnico Scientifico”;
  • i musei senza limitazione fatta eccezione per i protocolli anti COVID vigenti,
  • tutte le scuole attualmente in “Didattica A Distanza” (DAD), totale o parziale, faranno le lezioni in presenza;

A partire dal 15/05/2021 saranno riaperte:

  • piscine all’aperto,
  • stabilimenti balneari.

A partire dal 01/06/2021 saranno riaperte:

  • citando testualmente il Ministro Speranza “alcune attività connesse alle palestre” ma sarà necessario attendere i provvedimenti definitivi, per poter chiarire “quali?”;
  • i ristoranti con tavoli al chiuso, ma solo a pranzo.

A partire dal 01/07/2021 saranno riaperte:

  • citando testualmente il Ministro Speranza “una prima ripresa dell’attività fieristica” ma sarà necessario attendere i provvedimenti definitivi, per poter chiarire “quali?”,
  • i stabilimenti termali,
  • parchi tematici.

A corollario delle riaperture è necessario evidenziare che sarà nuovamente possibile spostarsi liberamente fra Regioni in zona gialla. Inoltre pare che sia allo studio un “nuovo documento” che permetterebbe il passaggio tra regioni appartenenti a “Zone” di colore diverso, in quanto attestante una delle seguenti situazioni:

  • avvenuta vaccinazione,
  • esecuzione di un test Covid-negativo in un arco temporale “recente”,
  • avvenuta guarigione da Covid.

 

IL SOSTEGNO ECONOMICO

Con il nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi di Euro e il Documento di Economia e Finanza, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16/04/2021, il Governo lancia una scommessa sulla crescita, in quanto il Prof. Draghi ha dichiarato quest’anno il deficit pubblico sarà poco meno del 12% in rapporto al PIL e si ridurrà gradualmente fino a tornare sotto al 3% non prima del 2025. Se la crescita sarà quella attesa, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita”.

Gli interventi di sostegno seguiranno due tipi di logica:

  • un sostegno alle persone e alle famiglie che hanno subito un calo del reddito e non per loro colpa,
  • un aiuto in favore delle imprese per evitare che chiudano per mancanza di liquidità.

Con il prossimo intervento di sostegno si rafforzeranno gli aiuti alle aziende e alle partite Iva colpite dalla crisi.

Ci saranno misure per:

  • coprire i costi fissi, come affitti, bollette, ecc
  • interventi per favorire il credito e la liquidità (che comunque saranno ulteriori debiti in capo alle imprese),
  • rinvii ed esenzioni delle tasse.

 

INVESTIMENTI PER LA CRESCITA

Dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria l’Italia dovrà tornare finalmente alla crescita.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) (così detto Recovery Fund)  sarà la chiave di volta per il rilancio.  Il Prof. Draghi ha dichiarato “l’Italia ha a disposizione 191,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 miliardi del fondo di accompagnamento al PNRR. Con questo fondo saranno finanziate le opere che hanno un orizzonte temporale più ampio dei 6 anni di durata del Recovery Fund, ma che dovranno marciare con la stessa velocità”

Il Presidente Draghi ha affrontato anche il tema dell’alto debito pubblico italiano, ricordando l’importanza del “debito buono”, quello che è in grado di generare crescita. Con gli occhi di ieri i mercati guardavano ai tassi di interesse sul debito pubblico, che oggi sono molto bassi; con gli occhi di oggi i mercati guardano alla crescita, che deve essere sostenibile.

Draghi ha anche spiegato che, dopo la crisi pandemica, molto difficilmente l’Europa tornerà ad applicare le stesse regole di bilancio precedenti.

Tutti i Paesi europei devono tornare su un sentiero di crescita sostenuta e per questa ragione si dovrà continuare a destinare risorse pubbliche all’economia, centrandole però principalmente sugli investimenti una volta terminata l’emergenza sanitaria.