VERSAMENTO IVA DAL 2024. Scadenze ed importo minimo.

Dal 01/01/2024  è previsto il versamento dell’IVA,  sempre che l’ammontare dell’imposta sia superiore a 100 euro, in luogo delle precedenti «lire cinquantamila» (euro 25,52),

  • entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento, per i soggetti mensili;
  • entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, per i soggetti trimestrali;
  • e comunque entro il 16 dicembre dello stesso anno.

FATTURAZIONE ELETTRONICA: Obblighi e divieti dal 01/01/2024.

(Aggiornato al 03/01/2024)

Come disposto dal c.d. “Decreto PNRR 2” (DL n. 36/2022 convertito in Legge il 29/06/2022 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29/06/2022) a decorrere dal prossimo 01/01/2024 l’esclusione dall’obbligo di emissione della fattura elettronica viene meno per la generalità dei soggetti IVA, a prescindere:

  1. dall’ammontare dei ricavi e/o compensi
  2. dal regime adottato.

Rimangono “fatture cartacee” unicamente le operazioni con l’estero.

Il 30/12/2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 il DL n. 215/2023, c.d. “Decreto Milleproroghe”, contenente l’estensione fino al 31/12/2024 del divieto di fatturazione elettronica ex art. 10-bis, DL n. 119/2018 per i soggetti obbligati alla comunicazione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS).

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(Aggiornato al 15/12/2023)

Come disposto dal c.d. “Decreto PNRR 2” (DL n. 36/2022 convertito in Legge il 29/06/2022 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 150 del 29/06/2022) a decorrere dal prossimo 01/01/2024 l’esclusione dall’obbligo di emissione della fattura elettronica viene meno per la generalità dei soggetti IVA, a prescindere:

  1. dall’ammontare dei ricavi e/o compensi
  2. dal regime adottato.

Rimangono “fatture cartacee” unicamente le operazioni con l’estero.
Ad oggi é necessario evidenziare che anche le prestazioni sanitarie a persone fisiche privati, dovrebbero essere obbligatoriamente emesse in formato elettronico dal 01/01/2024 poiché non è ancora stata disposta la proroga anche per il 2024 del divieto di fatturazione elettronica. Ma tenuto conto che il Garante per la Privacy non ha emesso alcun atto formale, che indichi la volontà di cambiare indirizzo rispetto a quanto affermato fino al 31/12/2022 in materia di “fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie a privati” è verosimile che detta proroga venga inserita nel consueto “Decreto Milleproroghe” di fine anno.

Rinviato, ma non per tutti, il versamento del Secondo Acconto Imposte sui Redditi 2023.

L’art. 4 del DL 145 2023, conferma le anticipazioni, oggetto della nostra comunicazione del 09/10 c.a., relativamente alla proroga al 16/01/2024 del termine per il pagamento:

  • della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi
  • dalle persone fisiche titolari di partita IVA,
  • che nel 2022 hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000,00 euro.

Vi invitiamo a prendere visione dell’articolo denominato  “Rinviato (ma non per tutti) il versamento della Seconda rata di acconto Imposte sui Redditi 2023”.

ACCONTI IMPOSTE SUI REDDITI NOVEMBRE 2023. Indiscrezioni relative a novità riguardanti il versamento degli acconti di novembre 2023.

E’ DOVEROSO RICORDARE CHE SI TRATTA DI UNA INDISCREZIONE, RIPORTATA DA UN ESPONENTE POLITICO DI UN PARTITO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA DURANTE UN CONVEGNO DEL 06 OTTOBRE 2023.

POSSIBILITA’ PER I “SOGGETTI PARTITE IVA” DI RINVIARE L’ACCONTO DI NOVEMBRE 2023 A GENNAIO 2024 CON PAGAMENTO IN 6 RATE.

Ad annunciare con “ragionevole certezza”  il debutto della novità è  l’Onorevole Alberto Gusmeroli (LEGA), nel corso del VII Congresso INT il 6 ottobre us.

La novità che era già facente parte dei criteri direttivi della “Legge Delega” della riforma fiscale e che si riteneva venisse applicata per la prima volta a novembre 2024 parrebbe che sia invece anticipata al mese di novembre pv.

Come potrebbe funzionerà il potenziale rinvio dei versamenti degli acconti di novembre 2023?

Dalle indiscrezione parrebbe che:

  1. sarà applicato:
    • a tutti i possessori di partita IVA (imprese, professionisti, agricoltori)
    • a coloro che non abbiano superato il fatturato di 500.000 euro.
  2. comporterà:
    • il rinvio del versamento da novembre  2023 a gennaio 2024
    • la possibilità di rateizzare in sei rate mensili.

 

 

SUPERBONUS 110%. La mancata proroga per i condomini peserà su imprese e famiglie.

“Non è arrivata” la proroga del superbonus al 110% per i condomini.

Sono stati bocciati dalle Commissioni Ambiente e Industria del Senato tutti gli emendamenti relativi alla maxi detrazione all’interno del Decreto Asset (D.L. n. 104/2023) .

Ciò ha comportato il mancato rinvio al 2024 della scadenza del 31/12/2023 per i lavori condominiali in corso.

L’unica proroga riguarda le unifamiliari che al 30/09/2022 avevano già raggiunto una percentuale di completamento dei lavori pari almeno al 30%.

Quali sono quindi le scadenze per i vari soggetti beneficiari?

Per i condomini

Per effetto della mancata proroga, per i condomini e le unifamiliari la possibilità di fruire della detrazione nella misura massima del 110% si chiuderà il 31/12/2023.

In particolare, per i condomini, il superbonus al 110% spetterà per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 se:

  • la CILAS è stata presentata entro il 25/11/2022 e l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata tra il 19 ed il 24/09/2022;

oppure

  • la CILAS è stata presentata entro il 31/12/2022 e l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata entro il 18/11/2022;

oppure

  • nell’ipotesi di intervento da eseguire tramite demolizione e ricostruzione degli edifici se, al 31/12/2022, risulta presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.

ATTENZIONE:    La data della delibera assembleare deve essere certificata dall’amministratore o dal condomino che ha presieduto l’assemblea.

Per le persone fisiche proprietarie o comproprietarie, IACP, ONLUS, ASD e APS

Per le persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici composti da due a quattro unità immobiliari, e le Onlus, le Associazioni di volontariato e le Associazioni di promozione sociale (fatta eccezione per le strutture socio-sanitarie e assistenziali) l’aliquota del 110% sarà riconosciuta sulle spese sostenute fino al 31/12/2023:

  • se la CILAS è stata presentata entro il 25/11/2022;

oppure

  • per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, se al 31/12/2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Inoltre, Superbonus 110%  si potrà continuare ad applicare sulle spese sostenute fino al 31/12/2025:

  • per gli interventi effettuati da ONLUS, ODV e APS che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, i cui membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica, purché oggetto degli interventi siano immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 o D/4 posseduti da tali soggetti in piena o nuda proprietà, oppure in usufrutto, oppure detenuti in comodato d’uso gratuito;
  • per gli interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 01/04/2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Infine lo IACP e le cooperative a proprietà indivisa (comprese le persone fisiche per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio) potranno fruire del Superbonus 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2023 se alla data del 30 giugno 2023 avevano già raggiunto una percentuale di completamento dei lavori pari almeno al 60% dell’intervento complessivo.

OBBLIGO DI INDICARE IL CODICE CIR NELLA PUBBLICITA’ – Codice Identificativo Regionale – Obbligatoria l’indicazione in qualsivoglia pubblicità.

Tenuto conto di alcuni recenti accertamenti posti in essere dagli Enti competenti in materia “Turismo”,  si ricorda ai gestori di TUTTE le strutture turistico ricettive:

che é obbligatorio ESPORRE il codice CIR  (Codice Identificativo Regionale) in qualsivoglia forma di comunicazione pubblicitaria.

Tale obbligo é vigente sia che si tratti di formato:

  1. cartaceo
  2. oppure digitale e sia:
    • in siti propri
    • che su portali collettivi (quali Booking.com, Airb&b, ecc.)

 

REGISTRATORE TELEMATICO. Imminente scadenza al 02/10/2023.

SI RICORDA A TUTTI I POSSESSORI DI REGISTRATORI TELEMATICI (RT) CHE

ENTRO E NON OLTRE IL

 02/10/2023

tutti i Registratori Telematici (RT) dovranno

OBBLIGATORIAMENTE

essere aggiornati, al fine di recepire le disposizioni emanate dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento del 18/01/2023, così da permettere di generare un codice bidimensionale (QRcode) da riportare nel “Documento Commerciale” ai fini della partecipazione dei consumatori clienti,  all’estrazione della “Lotteria Istantanea”, di cui Vi abbiamo dato comunicazione nel mese di Gennaio c.a.

Vi invitiamo a prendere visione del contributo denominato “REGISTRATORE TELEMATICO. Aggiornamento obbligatorio entro il 02/10/2023”.

Superbonus Edilizia 110%. Il Decreto Asset modifica le scadenze.

Nuovo aggiornamento delle scadenze relative al superbonus.

Il decreto Asset ha infatti prorogato di 3 mesi, dal 30/09/2023 al 31/12/2023, il termine ultimo per godere dell’aliquota agevolativa del 110% per interventi operati su unità unifamiliari che al 30/09/2022 avevano già raggiunto una percentuale di completamento dei lavori pari almeno al 30%.

Con la fine del 2023 scade anche il superbonus al 90% per le spese sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di impresa, arti e professioni, per interventi avviati a decorrere dal 01/01/2023 su singole unità immobiliari.

Vi invitiamo ad approfondire l’argomento prendendo visione dell’articolo denominato  Superbonus Edilizia 110%. Il Decreto Asset cambia il calendario delle scadenze.

REGISTRATORE TELEMATICO. Sospensione “Chiusure Giornaliere RT” oltre 11 giorni.

(Aggiornamento del 03/08/2023)

A titolo puramente informativo si segnala che è doveroso segnalare che questo ridicolo obbligo dovrebbe essere cancellato, grazie ad un intervento dei deputati Gusmeroli, Bagnai, Cavandoli e Centemero, da inserire nella prossima Legge di conversione del D.L. 75/2023. Aspettiamo quindi di vedere la norma.

Ciò non comporta assolutamente la mancata applicazione della norma sotto evidenziata.

 

L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 18 gennaio 2023, ha approvato la nuova procedura per adeguare i Registratori Telematici (RT) alla cd “Lotteria istantanea” che, aggiungendosi a quella “differita” (con premi settimanali, mensili ed annuali) consentirà alla persona fisica “consumatore” di venire immediatamente a conoscenza dell’eventuale vincita. Inoltre ha spiegato come segnalare un periodo di sospensione di 12 giorni e oltre.

Il medesimo provvedimento ha altresì approvato la nuova versione 11 delle specifiche tecniche RT che rende obbligatorio dal 01/07/2023 la segnalazione,

  • della sospensione dell’attività e dunque delle chiusure giornaliere del RT, per un periodo superiore a 11 giorni d
  • alla Agenzia delle Entrate,
  • solo in modalità telematica, tramite:
    • il Registratore Telematico stesso ,se già adeguato,
    • oppure tramite un’apposita comunicazione.

 

Taglio al cuneo fiscale. 2022 – 2023.

Il taglio al cuneo fiscale è un argomento che è divenuto ricorrente nel corso del 2022 per effetto dell’incremento dell’inflazione e del conseguente calo dei consumi.

Cosa significa “cuneo fiscale”?

Il “cuneo fiscale” è la differenza tra il compenso lordo “sostenuto dal datore di lavoro “ per il dipendente e “il compenso netto incassato dal lavoratore dipendente”.:

CLM = Compenso Lordo Mensile risultante dal “contratto di lavoro”,

RICLM = Ritenuta IRPEF sul  Compenso Lordo Mensile a carico del lavoratore dipendente,

CPCLM = Contributi previdenziali Compenso Lordo Mensile a carico del lavoratore dipendente,

CNM = Compenso Netto Mensile Versato al lavoratore dipendente.

CNM = CLM – RICLM –RPCLM

Cosa significa “taglio del cuneo fiscale”?

Si tratta di interventi legislativi, definitivi o temporanei, che riducono, mediante lo strumento degli sgravi fiscali/contributivi,  il divario fra il costo sostenuto dal datore di lavoro per compensi ed il “salario” che giunge a disposizione del lavoratore dipendente.

Negli ultimi 12 mese il Governo italiano ha emanato 3 interventi legislativi, mirati ad ottenere tale riduzione.

Il primo intervento, per la verità molto poco incisivo sui consumi poiché di portata modesta, è avvenuto con iI Decreto legge 115 2022 cd ” Aiuti bis”,  che aveva previsto per i lavoratori dipendenti un  taglio  dei contributi previdenziali pari al 1,2% per i redditi fino a 35mila euro lordi .  La  misura si aggiungeva al taglio  dei contributi già operativo per gli stessi beneficiari  da gennaio dello 0,8% (legge 234 2021).

Il secondo intervento, è stato posto in essere con la Legge di Stabilità 2023 nel corso della fine del 2022, che aveva ridotto del 3% i contributi sui redditi fino a 25 mila euro e del 2% quelli compresi tra 25 mila e 35 mila euro. Gli effetti sono stati piuttosto modesti in quanto si è concretizzato in un incremento mensile dai 19,25 euro per un reddito annuo lordo fino a 10.000 euro ai 41,15 euro per i redditi annui lordi pari a 25.000 euro

Il terzo intervento (recentissimo) in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrebbe trattarsi di una riduzione più consistente, ma temporanea poiché sarebbe applicabile da Luglio a Dicembre 2023. Tale riduzione annunciata è:

  • per i redditi fino a 25.000 euro lordi si parla di una riduzione del 7 %,
  • per redditi da 25.000 a 35.000 euro di reddito lordo si parla di una riduzione del 7 %.

In assenza della disponibilità del testo definitivo, si evidenzia una valutazione preliminare potenziale che dovrebbe determinare un  incremento del salario mensile tra i 50,00 ed i 100,00 euro mese.