Bonus pubblicità. Novità conseguenti alla pandemia di COVID 19.

Il Bonus Pubblicità è un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione sul Modello F24.

Esso ha l’obiettivo di aiutare le aziende ed i professionisti a crescere utilizzando la pubblicità e contemporaneamente sostenere il settore editoria.

In altre parole, l’obiettivo del Bonus Pubblicità è incentivare gli investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificati che devono avere la caratteristica obbligatoria di essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento. Per ulteriori approfondimenti Vi invitiamo di  prendere visione del materiale predisposto in passato, utilizzando il motore di ricerca interno al sito con parola chiave “pubblicità”.

Ora passiamo ad analizzare, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 15/08/2020, le caratteristiche attuali e vigenti del Bonus Pubblicità 2020.

A chi è rivolto?

  • Imprese (piccole e grandi)
  • Lavoratori autonomi
  • Enti non commerciali

 Cosa finanzia?

Investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa, quotidiana e periodica – anche on line! – sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali (novità Decreto Rilancio), analogiche o digitali non partecipate  dallo  Stato.

Cosa NON finanzia?

La norma non considera nel monte investimenti pubblicitari le spese sostenute per :

  • inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc);
  • pubblicità acquistata attraverso gli spazi di pubblicità di Google;
  • televendite, servizi di pronostici, giochi e scommesse;
  • spese accessorie e costi di intermediazione, relativi alla pubblicità.
  • la realizzazione grafica pubblicitaria;
  • spese per la produzione di volantini cartacei periodici;
  • spese per la realizzazione di siti web non registrati come testata giornalistica.

 

Quali requisiti devono avere le imprese editoriali?

Gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica:

  • iscritta presso il competente Tribunale,

ovvero

  • iscritte al “Registro degli operatori di comunicazione” (così detto ROC)

e dotate, in ogni caso, della figura del direttore responsabile.

 

A quanto ammonta l’agevolazione?

Il parametro dimensionale della agevolazione è la novità del 2020. Il credito d’imposta, per il solo 2020,  è fissato nella misura del 50 % dell’intero valore degli investimenti pubblicitari effettuati, e non più sul valore incrementale.  In ogni caso é doveroso ricordare che detta percentuale può essere oggetto di rimodulazioni dopo la chiusura del bando al 31/01/2021, in modo da garantire il rispetto dei limiti di spesa nazionale sotto riportati.

Il beneficio complessivo, a livello nazionale,  erogato a favore dei soggetti beneficiari e’ concesso nel limite di:

  • 40  milioni  di  euro  per  gli  investimenti  pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online,
  • 20  milioni  di  euro  per  gli  investimenti  pubblicitari effettuati  sulle  emittenti  televisive  e  radiofoniche  locali   e nazionali (anche questa è una caratteristica che esisterà, salvo modifiche future, nel 2020) , analogiche o digitali, non partecipate dallo  Stato.

Riteniamo opportuno evidenziare che l’agevolazione è concessa nei limiti del Regolamento “de minimis” il quale individua gli aiuti massimi, di piccola entità, che possono essere concessi, da parte degli Stati europei, alle imprese, senza violare le norme europee sulla concorrenza.

L’importo totale massimo degli aiuti “de minimis” ottenibili da una impresa europea, non può superare, nell’arco di tre anni, l’importo di 200.000 euro .

Si invita gli interessati a prendere visione del modello delle domande da presentare e le relative istruzioni ministeriali.

 

Come si usufruisce dell’agevolazione?

Il credito d’imposta, eventualmente ricevuto, sarà utilizzabile in compensazione mediante il modello F24. Ciò significa che il meccanismo di questa agevolazione opera mediante la riduzione dei trasferiemtni finanziari dalle aziende verso lo Stato, consentendo di lasciare detta liquidità in capo alle imprese.

Il credito d’imposta può essere fruito mediante compensazione, da effettuare con il modello F24, attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi al bonus.

 

Quale è l’iter procedurale?

Dal punta di vista operativo, é necessario eseguire una attenta verifica, mirata ad accertare, il rispetto delle condizioni di ammissione ed esclusioni delle singole spese dal punto di vista:

  • oggettivo (tipo di spesa sostenuta)
  • soggettivo (caratteristiche dell’editore).

Vi invitiamo a prendere visone dell’apposita Tabella Operativa .

E’ prevista una prenotazione telematica su apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate ed una successiva rendicontazione dell’effettiva spesa sostenuta nel periodo.
Per richiedere il Credito d’imposta pubblicità per il 2020 sono previsti 2 step:

  •  dal 1° al 30  settembre 2020 va presentata la “Comunicazione preventiva per l’accesso al credito d’imposta”
  • dal 1° al 31 gennaio del 2021 (anno successivo a quello per cui si chiede l’agevolazione) va presentata la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”.

Dopo l’ultimazione di queste due fasi ed entro la fine di Marzo 2021, verrà pubblicata una comunicazione ufficiale, a cura del “Dipartimento per l’Informazione e l’editoria” della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito ed il relativo importo ottenuto.

Allegati

Domande frequenti, aggiornate al 08/09/2020 messe a disposizione da parte del “Dipartimento per l’Informazione e l’editoria” della Presidenza del Consiglio dei Ministri (FAQ).

Modello della domanda  in versione cartacea.

Istruzioni riguardanti la compilazione del Modello della domanda.