Detrazioni Fiscali 2020: Ecobonus del 65% per il Risparmio Energetico

Ormai é quasi un decennio che il contribuente Italiano può usufruire delle detrazioni fiscali qualora siano effettuati degli interventi di riqualificazione in abitazioni e non, oppure siano installati apparecchi che migliorino l’efficienza energetica degli immobili. Si tratta della così detta “Agevolazione per il Reupero Energetico” o “Agevolazione per il Risparmio Energetico oppure “Agevolazione del 65%”.

Questa avgevolazione è stata confermata anche per tutto il 2020, con le stesse caratteristiche dell’anno scorso.

Per il 2020 sono state introdotte due novità, di cui parleremo nel seguito, riguardanti:

  • la cancellazione dello sconto in fattura, disponibile per il 2020 solo per gli interventi nelle parti comuni dei condomini per spese superiori a 200.000 euro,
  • il bonus facciata, mirato al decoro architettonico.

L’aliquota, come l’anno scorso, rimane ridotta al 50% per serramenti, infissi e sostituzione con caldaie a condensazione classe A (non evolute) o a biomassa.

Cosa significa Detrazione Fiscale per Risparmio Energetico?

Nel 2020 l’agevolazione fiscale consiste nella detrazione dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) oppure detrazione IRES (Imposta sui redditi delle Società)  che ha molteplici aliquote che vanno dal 50% al 75 %  di quanto speso per i lavori ammessi, effettuati su immobili esistente di qualsivoglia categoria catastale (abitativi e non).

Nel corso degli anni il valore della detrazione è stato cambiato più volte e con l’ultima legge di bilancio è stato confermato e prorogato per tutto il 2020 con una articolazione di percentuali diverse a secondo del tipo d’intervento con un limite massimo di spesa, per immobile, diverso anch’esso per tipologia d’intervento.

Come funziona l’Ecobonus per Risparmio Energetico?

L’agevolazione, confermata per tutto il 2020, consiste in una detrazione dall’Irpef oppure Ires.

La misura della detrazione e il tetto massimo di spesa cambia in base al tipo di intervento.

La detrazione al 65% per interventi migliorativi dell’immobile viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Gli interventi incentivati sono di vario genere:

  • rifacimento della struttura per migliorare l’isolamento termico,
  • installazione di caldaie efficienti a condensazione,
  • di pompe di calore o di impianti solari termici per l’acqua calda
  • ecc.

E’ possibile detrarre tutte le spese che riguardano i lavori, comprese quelle relative al progetto amministrative. Per i soggetti privati la spesa detraibile è comprensiva dell’IVA sempre al 10% in caso di immobili abitativi, indiferentemente della percentuale della agevolazione.

Chi ha diritto all’Ecobonus 65%?

Possono usufruire dell’agevolazione tutti i contribuenti residenti e non residenti che possiedono l’immobile a qualsiasi titolo.
In particolare i beneficiari del diritto alle agevolazioni che possono fare richiesta sono:

  • le persone fisiche: il proprietario, l’inquilino, soggetti in comodato o i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, il familiare convivente con il detentore del titolo;
  • i contribuenti con reddito (persone fisiche e società di persone o di capitali);
  • le associazioni tra professionisti;
  • gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • gli Istituti autonomi per le case popolari o gli enti che hanno le stesse finalità sociali (società “in house providing”).

Quali Interventi Ammessi: Infissi, Finestre, Caldaie e Pompe di calore?

Nella tabella di seguito riportata si elencao gli interventi che sono compresi nell’agevolazione ed il tetto massimo dell’incentivo. Ad esempio per interventi che migliorano la prestazione energetica globale dell’edificio si potrà detrarre fino a 100.000 euro, corrispondente al 65% di una spesa totale di circa 154.000 euro. Si fa notare che si parla di limite dell’agevolazione per cui il limite delle spese ammesse dovrà essere calcolato sulla base del percentuale di agevolazione.

2020 – Agevolazione per Risparmio energetico- l’importo massimo dell’agevolazione
Detrazione Intervento detrazione risparmio energetico Importo massimo
65% Riqualificazione energetica globale 100mila €
Interventi sull’involucro dell’edificio: coibentazione di pareti, soffitti, tetti e pavimenti 60mila €
Installazione di pannelli solari termici per l’acqua calda 60mila €
Sostituzione degli impianti di riscaldamento (caldaie a condensazione A con un sistema termoregolazione evoluto) 30mila €
Installazione di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia 30mila €
Installazione di micro-cogeneratori (con un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%) o generatori ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, o generatori d’aria calda a condensazione 100mila €
Installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, climatizzazione e ACS (domotica, building automation)
50% Acquisto e installazione di finestre e infissi 60mila €
Installazione di schermature solari (allegato M del decreto legislativo n. 311/2006) 60mila €
Sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione classe A 30mila €
Sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie alimentate a biomassa 30mila €

Dal 2019 c’è stata una riduzione dell’aliquota dal 65% al 50% per alcuni interventi come installazione di infissi e caldaie a biomassa o a condensazione.

In questi casi quindi si può optare per l’altro bonus ristrutturazioni del 50%, perché a parità di aliquota non vengono richiesti i requisiti del risparmio energetico raggiunto.

Questo bonus non è cumulabile, per i medesimi interventi, con la detrazione del 50% per le ristrutturazioni o con altri incentivi (conto termico per pannelli solari e pompe di calore).

Dal 2016 vengono incentivati i sistemi di domotica, l’acquisto e l’installazione di sistemi per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda e climatizzazione sono inclusi nell’agevolazione.
In particolare i dispositivi multimediali per il controllo da remoto devono consentire:

  • l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti
  • mostrare, attraverso canali multimediali, i consumi energetici
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione

A quali edifici è concessa la detrazione fiscale?

Gli interventi di miglioramento devono essere eseguiti su unità immobiliari o su edifici (o parti di essi) esistenti, appartenenti a qualsiasi categoria catastale, compresi quelli rurali e strumentali per attività d’impresa o professionale.

Se l’edificio è in via di costruzione non è possibile fare la richiesta per tali opere.

Detrazione Ecobonus 2020 per Condomini

La detrazione al 65% per interventi sulle parti comuni di edifici condominiali e per le singole unità del condominio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021. L’agevolazione è legata agli obbiettivi raggiunti e per gli interventi sui condomini aumenta quando si riesce a conseguire un determinato indice di prestazione energetica. La detrazione è commisurata al tipo di intervento per promuovere gli interventi che portano ad un maggior risparmio energetico.
La detrazione fiscale viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo:

  • 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2020
    per interventi sulle singole unità immobiliari
  • 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2021
    per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio
  • 70% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021
    per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio
  • 75% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021
    per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali diretti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguono almeno la qualità media indicata nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica).

Le detrazioni più elevate al 70 e 75% su parti comuni vanno calcolate su una spesa complessiva inferiore a 40.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari dell’edificio.

Come inviare la Richiesta per la Detrazione all’Enea?

Per beneficiare della detrazione, il contribuente deve verificare, qualora dovute, di aver eseguito correttaemtne i seguenti passaggi:

  1. Presentazione pratica edilizia (Scia-Cila-altro) all’Ufficio Tecnico del Comune ove  situato l’immobile;
  2. Comunicazione inizio lavori alla competente ATS (Agenzia di tutela della Salute Ex ASL) ed all’Ufficio Tecnico del Comune ove  situato l’immobile;
  3. Esecuzione dei lavori;
  4. Pagamento delle prestazioni con le modalità indicate dalla norma;
  5. Comunicazione fine lavori alla competente ATS (Ex ASL) ed all’Ufficio Tecnico del Comune ove  situato l’immobile;
  6. Comunicazione ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori;
  7. indicare nella dichiarazione dei redditi l’importo complessivo della ristrutturazione, fatto salvo il rispetto del limite massimo per immobile.

Diviene essenziale trasmettere all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori:

  1. le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica, attraverso l’allegato A al “decreto edifici” (D.M. 19 febbraio 2007);
  2. la scheda informativa, relativa agli interventi realizzati.

La documentazione deve essere trasmessa in via telematica all’Enea, attraverso l’applicazione web che si trova sul portale online dedicato.

Solo ed esclusivamente quando la complessità dei lavori eseguiti non trova un’adeguata descrizione negli schemi messi a disposizione dall’Enea, è possibile mandare la documentazione a mezzo raccomandata con ricevuta semplice, sempre entro il termine di 90 giorni dal termine dei lavori.
Va indicato il riferimento “Detrazioni fiscali – riqualificazione energetica” e l’indirizzo è il seguente:

  • ENEA – Dipartimento ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile
    Via Anguillarese 301 – 00123 Santa Maria di Galeria (Roma)

Per qualsiasi ulteriore informazione é possibile visitare il sito dell’Enea dedicato alla detrazione del 65%, dove é possibile consultare le linee guida, le schede tecniche, la normativa di riferimento, i contatti degli esperti dell’Enea e le FAQ per i tecnici e non.

Quali sono i Documenti per la Detrazione del 65%?

I documenti necessari per usufruire in modo corretto di questa agevolazione sono:

  • Le fatture e le ricevute dei pagamenti che dimostrano le spese sostenute (es. ricevute bonifico);
  • L’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti richiesti dell’intervento (per le caldaie, pompe di calore e gli infissi è sufficiente la certificazione del produttore). Tale dichiarazione può essere fatta dal direttore dei lavori.
  • L’attestato di certificazione o di prestazione energetica APE (non richiesta per la sostituzione delle finestre e per i pannelli solari);
  • La scheda informativa degli interventi realizzati (allegato E o F del decreto attuativo). Detta scheda contiene i dati di chi ha sostenuto la spesa, dell’edificio, degli interventi e del risparmio conseguito.

Il certificato di asseverazione e le ricevute dei pagamenti devono essere conservati ed esibiti qualora richiesti dall’amministrazione finanziaria per gli eventuali controlli successivi.

Infine, si ricorda che detti documenti dovranno essere conservati dall’interessato, per un periodo di 16 anni (sono gli anni esposti a verifica da parte deell’amministrazione finanziaria, tenuto conto che l’ultima rata di agevolazione sarà inserita nella dichiarazione dei redditi che sarà presentata l’undicesimo anno successivo, al periodo nel quale si sostengono le spese effettive) nel caso di richieste da parte dell’amministrazione finanziaria.

Come fare il bonifico per la detrazione fiscale?

pagamenti delle spese devono essere efffettuati secondo precise modalità a seconda della tipologia del contribuente:

  • Contribuente privato senza partita IVA: Per ottenere il beneficio fiscale i pagamenti devono essere efffettuati tramite bonifico “CANALIZZATO” bancario o postale con  espressamente indicato: a)  causale del versamento, con riferimento alla norma (Legge n.296 del 27 dicembre 2006 ); b) il codice fiscale del beneficiario della detrazione; c) il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.E’ necessario poi conservare i documenti che attestino il pagamento (ricevuta bonifico, pagamento con carta di credito) e le fatture dei fornitori in modello cartaceo.
  • Altri contribuenti con partita IVA: : qualsiasi forma ancorché lo scrivente consigli di seguire la medesima procedura riservata ai privati.

Se per errore il bonifico non indica tutti i dati richiesti, puoi beneficiare della detrazione solo se sei in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto notorietà rilasciata dall’impresa, con la quale quest’ultima attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito (circolare Agenzia delle entrate n. 43/2016).

In fine Vi invitiamo a prendere visione dell’apposito elaborato denominato “DETRAZIONI FISCALI 2020: Bonus condizionatori” poichè anche i condizionatori, in aprticolari condizioni possono godere della detrazione 65%.