Il termine per la presentazione della DICHIARAZIONE IVA per l’anno 2022 é fissato al 02/05/2023 in quanto, il termine ordinario era il 30/04/2023 cade di domenica ed il 01/05/2023 è festivo.
In ogni caso é possibile inviare la DICHIARAZIONE IVA, ormai considerata tardiva, entro 90 giorni dalla scadenza del 30/04/2023 e quindi entro il 29/07/2023.
E’ doveroso evidenziare che superato detto termine la dichiarazione viene considerata omessa e soggetta a sanzioni.
La sanzione prevista per la DICHIARAZIONE IVA tardiva riscontrata dall’Agenzia delle Entrate in fase di verifica, è stabilita da un minimo di 250 euro ad un massimo di 2.000 euro. Qualora il contribuente si accorga nei 90 giorni può usufruire usufruisce del “ravvedimento operoso” versando una somma ridotta pari ad 1/10 della sanzione ordinaria, da versare utilizzando il modello F24:
- codice tributo = 8911
- anno = 2023 (poiché si riferisce all’anno del termine non rispettato (02/05/2023)).
- euro = 25,00.
Qualora non siano stati fatti dovuti versamenti, occorre inoltre versare anche le sanzioni per omesso versamento dell’imposta, se dovuta, pari al 15% dell’imposta, ridotte anch’esse per effetto del ravvedimento operoso.
Per gli invii delle dichiarazioni IVA oltre 90 giorni dalla scadenza del 2 maggio 2022 la dichiarazione IVA è considerata omessa ma ritenuta valida per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta.
Nel caso di omessa presentazione della dichiarazione IVA annuale la sanzione dovuta va dal 120% al 240% dell’ammontare dell’imposta dovuta.
Se la presentazione della dichiarazione IVA oltre 90 giorni non prevede versamento delle imposte, la sanzione minima applicata non può essere inferiore a 250 euro, fino ad un massimo di 2.000 euro.
Se la presentazione della dichiarazione IVA omessa, che prevede però il versamento di imposte, avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, la sanzione è pari al 60-120% dell’imposta non versata.
Se la presentazione della dichiarazione IVA omessa, che prevede però il versamento di imposte, avviene oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, la sanzione è pari al 120-240% dell’imposta non versata.