PISCINA. Costruire o ristrutturare nel rispetto delle norme. Iva applicabile.

COSA SI DEVE FARE PER POTER COSTRUIRE O RISTRUTTURARE UNA PISCINA INTERRATA NELLA PROPRIA ABITAZIONE?

Certamente sarà necessario valutare con attenzione costi, permessi per piscine interrate, burocrazia, norme e obblighi vari.

Il presente articolo, cercherà di fare chiarezza fornendo informazioni chiare.

CHE PERMESSI SERVONO PER COSTRUIRE UNA PISCINA INTERRATA?

Innanzitutto dobbiamo evidenziare, come si ottiene l’autorizzazione necessaria per costruire la propria piscina interrata.

Una risposta univoca non c’è, in quanto ogni Comune o Regione può presentare alcune variazioni a seconda dei propri piani urbanistici e per questo il primo consiglio é scegliere un valido Tecnico che operi nella zone ove si vuole costruire. In ogni caso, portiamo alla Vostra attenzione, che tutti i Comuni richiedono, almeno, le seguenti pratiche per ottenere tale autorizzazione:

  1. Scoprire se il terreno è sottoposto a vincoli: se ci sono delle norme del piano regolatore che pongono limiti alle caratteristiche progettuali dell’impianto, come per esempio il colore dei rivestimenti o le dimensioni. Al fine di conoscere queste situazioni é necessario rivolgersi all’ufficio Edilizia Privata del competente Comune. Se il terreno risulterà essere sottoposto a vincolo paesaggistico oppure  urbanistico, sarà necessario richiedere il permesso per costruire prima di poter passare al punto 2. Inoltre ritengo importante ricordare che il permesso per costruire dev’essere richiesto anche quando la piscina non è di pertinenza dell’edificio principale (ad esempio piscina condominiale oppure non è ad esclusivo servizio dell’abitazione), oppure se l’impianto supera il 20% del volume dell’edificio principale.
  2. Presentazione della SCIA: se non ci sono vincoli, generalmente, basterà presentare in Comune la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Lavori) redatta da un tecnico (ingegnere, architetto o geometra). Questo documento, il più importante tra i permessi per piscine interrate e che sostituisce la vecchia DIA (Dichiarazione di Inizio Attività). In esso sono, riportate tutte le caratteristiche dell’impianto che si realizzerà. Il Comune avrà quindi 30 giorni di tempo per muovere obiezioni sulla tua documentazione presentata. Al termine dei lavori di costruzione, spetterà al Tecnico che si è occupato della SCIA presentare la “Dichiarazione di Conformità” al Comune, al quale andrà segnalata anche la “Fine dei Lavori”.

CHE PERMESSI SERVONO PER RISTRUTTURARE UNA PISCINA INTERRATA ESISTENTE?

Se la piscina interrata esiste già e deve essere ristrutturata, sarà necessario seguire ugualmente un iter burocratico che comprenda permessi per piscine interrate. Si dovrà presentare una SCIA al  Comune competente, informando l’amministrazione dell’intenzione di procedere con i lavori.

Si ricorda che esistono alcune agevolazioni dal punto di vista fiscale, di cui in alcuni casi si può usufruire come “riqualificazione energetica” o di “ristrutturazione”. Si rinvia l’approfondimento di questo argomento ad altri articoli presenti sul sito relativi ai “BONUS IMMOBILI”.

QUALE ALIQUOTA IVA APPLICARE AGLI INTERVENTI DI COSTRUZIONE O RISTRUTTURAZIONE DI UNA PISCINA INTERRATA?

Fermo restando che questo argomento richiederebbe fiumi di inchiostro per essere analizzato sotto tutte le varie sfaccettature e condizionamenti, abbiamo cercato di fare una sintesi che Vi riportiamo nella tabella sottostante, prendendo in considerazione unicamente l’ipotesi dove il committente é un PRIVATO e si opera in regime di APPALTO diretto con la proprietà :

ALIQUOTE IVA APPLICABILI PER COSTRUZIONE DI PISCINA INTERRATA IN UNA ABITAZIONE
Costruzione – Realizzazione in appalto o acquisto. Ristrutturazione
Tipologia dell’immobile principale Piscina su 1^ pertinenza Piscina su pertinenza oltre la prima
Immobile di lusso 22% 22% 22%
1° Casa NON di lusso 4% se contestuale alla costruzione dell’abitazione  —-  —-
10% se successiva alla costruzione dell’abitazione 10% 10%
Non 1° Casa Non di lusso 10% 10% 10%

 

Come si può facilmente desumere dalla tabella, esistono due grandi discriminanti principali (abitazione di lusso/Non 1° Casa):

  1. Se l’abitazione possiede le caratteristiche per essere definita DI LUSSO ogni intervento (costruzione/ristrutturazione) sconterà l’IVA al 22%.
  2. Se l’abitazione NON possiede le caratteristiche per essere definita DI LUSSO e contemporaneamente NON possiede le caratteristica di 1° Casa ai fini dell’IVA, ogni intervento (costruzione/ristrutturazione) sconterà l’IVA al 10%.

Inoltre esistono due situazione diverse nel caso in cui l’abitazione NON sia di lusso e SIA 1° Casa:

  1. la costruzione della piscina durante la costruzione dell’abitazione sconterà l’IVA al 4%;
  2. la costruzione della piscina in un secondo momento oppure la sua ristrutturazione sconterà l’IVA al 10%