Spese per alberghi e ristoranti. Deducibilità del costo e detraibilità IVA.

Di seguito analizzeremo le regole relative alla detraibilità IVA ed alla  deducibilità del costo   delle “Spese per alberghi e ristoranti” per società, imprese e professionisti nel corso del 2024.

La prima indicazione utile che ritengo, sia da  ricordare e consigliare “sempre”, al fine di gestire correttamente le procedure contabili relative alle spese di alberghi e ristoranti è di richiedere “sempre” la fattura al fornitore.

La deducibilità del costo e la detraibilità dell’IVA delle spese di alberghi e ristoranti sostenute nel 2024 è disciplinata dal T.U.I.R. e segue regole specifiche diverse:

  • per tipologia di soggetto:
    • imprese individuali,
    • professionisti,
    • società,
  • per regime d’appartenenza:
    • ordinario,
    • minimo,
    • forfettario,
  • nonché per tipologia di spesa:
    • spese per alberghi e ristoranti “pure” (viaggi e pranzi relativi direttamente all’attività operativa);
    • spese per alberghi e ristoranti riconducibili alle spese di rappresentanza (spese dirette ad incrementare l’immagine dell’imprenditore o del professionista);
    • spese per alberghi e ristoranti per corsi di aggiornamento professionale del professionista.

Prima di passare alla disamina delle varie fattispecie di detraibilità dell’IVA delle Spese per alberghi e ristoranti è necessario chiarire la portata del “Principio d’inerenza” che pervade l’intera normativa relativa la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’IVA.

Il “Principio d’inerenza” stabilisce che tutte le spese e i vari componenti negativi diversi dagli:

  • interessi passivi,
  • oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale,

si possono dedurre il costo/detrarre l’IVA solo se riguardanti l’attività e il suo sviluppo alla crescita dell’impresa/attività professionale.

Il legislatore fiscale ha identificato una serie di spese ove il collegamento diretto tra “spesa” e “relazione diretta l’attività e il suo sviluppo alla crescita” non è facilmente rilevabile e dimostrabile. In questi casi, il legislatore fiscale ha individuato apposite norme relative alle singole spese:

  • di rappresentanza
  • di pubblicità
  • ecc

oppure la Corte di Cassazione ha determinato con apposite sentenza l’inerenza o meno di una determinata tipologie di spese (consulenze fornite da Dottori Commercialisti, assistenza fornita da Avvocati e Notai, costi di elaborazione dei dati, ecc).

Tale principio è di fondamentale importanza soprattutto per quanto riguarda la “detraibilità dell’IVA”.

Ora passiamo ad evidenziare le varie tipologie di deducibilità/detraibilità delle Spese per alberghi e ristoranti.

 

DEDUCIBILITA’ DEL COSTO.

Riassumiamo le varie fattispecie diverse dalle spese di rappresentanza.

 

Soggetti

Quantificazione della % di deducibilità

Imprese/Società in contabilità Ordinaria e Semplificata

 

75 % della spesa senza limiti Ires/Irpef

100 % Irap (se dovuta)

 

Professionisti  

75 % della spesa fino al 2 % dei compensi

Se la spesa è collegata a giornate di “Formazione obbligatoria” il 50 % del 75% della spesa fino al 2 % dei compensi

 

 

Lavoratori autonomi (esempio Agenti di Commercio)

 

 

75 % della spesa fino al 2 % dei compensi

 

 

Minimi

 

50 % della spesa senza limite

 

Frofettari

 

0 %

 

Riassumiamo le varie fattispecie delle spese di rappresentanza.

 

Soggetti

Quantificazione della % di deducibilità

Imprese/Società in contabilità Ordinaria e Semplificata

1)     Il 100 % della spesa fino al 1,5 % dei compensi se ricavi <= 10.000.000 euro

2)     Il 100 % della spesa fino al 0,6 % dei compensi se ricavi > 10.000.000 euro e <=50.000.000 euro

3)     Il 100 % della spesa fino al 0,4 % dei compensi se ricavi > 50.000.000 euro

 

Professionisti

 

100 % della spesa fino al 1 % dei compensi

 

Lavoratori autonomi (esempio Agenti di Commercio)

 

 

100 % della spesa fino al 1 % dei compensi

 

 

Minimi

 

50 % della spesa senza limite

 

Frofettari

 

0 %

 

DETRAIBILITA’ DELL’IVA.

Riassumiamo le varie fattispecie diverse dalle spese di rappresentanza.

 

Soggetti

Quantificazione della % di detraibilità IVA

 

Imprese/Società in contabilità Ordinaria e Semplificata

100 % senza limiti (*)

Professionisti

Lavoratori autonomi (esempio Agenti di Commercio)

 

 

Minimi

 

0 %

 

Frofettari

 

0 %

 

Riassumiamo le varie fattispecie delle spese di rappresentanza.

 

Soggetti

Quantificazione della % di detraibilità IVA

Imprese/Società in contabilità Ordinaria e Semplificata

·     Il 100 % se prezzo unitario < 50 euro

·     Il 0 % se prezzo unitario < 50 euro

Professionisti

Lavoratori autonomi (esempio Agenti di Commercio)

Minimi

0 %

Frofettari

0 %

 

(*) Si consiglia:

  • di valutare “sempre”, prima di procedere alla detraibilità dell’IVA, con estrema attenzione, la necessità, determinata dal “principio d’inerenza” di poter “dimostrare in modo inconfutabile” che esiste un collegamento diretto fra la “spesa”  e “l’attività e il suo sviluppo della crescita dell’impresa/attività professionale”;
  • qualora la dimostrazione non sia inconfutabile, di rinunciare alla detrazione stessa e di dedurre come “costo” la quota d’IVA non detratta/rinunciata.