Startup. Che cos’é?

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Nell’ultimo periodo diversi soggetti mi hanno richiesto chiarimenti riguardanti questo argomento.

Nel presente articolo, e nei successivi che verranno pubblicati nell’immediato futuro, provo a riassumere il tema, così come novellato dalla legge di bilancio 2017, pur senza alcuna pretesa di esaustività.

Innanzitutto iniziamo dalle conclusioni:

qualora, dal 2017 venga creata un’impresa operante nel campo dell’innovazione tecnologica e la stessa possegga determinate caratteristiche, nel panorama legislativo e fiscale Italiano esiste una grande opportunità.

Dall’1 gennaio 2017 chi investe in startup può usufruire degli incentivi Irpef e Ires per un terzo dell’importo versato. Le nuove disposizioni in materia di “startup innovative” (di seguito userò la dicitura Startup) contenute nella legge di bilancio 2017, L. n.232/2016, confermano la volontà del legislatore Italiano di promuovere ed agevolare questo tipo di imprenditorialità, con l’evidente intento di velocizzare la crescita e l’innovazione del nostro sistema.

Cos’è una Start Up innovativa?

Si parla esplicitamente di startup innovative in quanto il target di riferimento sono, esclusivamente, le neo imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica.
Ai sensi dell’art.25 del D.L n.179/2012 l’impresa Start Up innovativa è « la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione, che possiede i seguenti requisiti»:

  • Ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • A partire dal secondo anno di attività della startup, presenta un fatturato annuo (risultante dall’ultimo bilancio approvato) non superiore a 5 milioni di euro;
  • È residente in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbia una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • Non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
  • È costituita da non più di 60 mesi ( 5 anni );
  • Non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • Possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:

1. le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore tra fatturato e costi annui.In aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d’uso. Le spese risultano dall’ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up; Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l’acquisto e la locazione di beni immobili;

2.la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;

3.l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

“Seguirà un articolo destinato a chiarire la portata delle agevolazioni ottenibili.”