730 precompilato, spese sanitarie e universitarie: come opporsi

Restano pochi giorni di tempo a disposizione dei contribuenti che vogliono evitare che i dati relativi alle proprie spese sanitarie sostenute nel 2015 confluiscano nel modello 730 precompilato.
Il termine ultimo per comunicare la propria opposizione all’utilizzo di tali dati da parte dell’Agenzia delle Entrate, infatti, è fissato al 9 marzo 2016.
Per chi, invece, non vuole far confluire nella dichiarazione precompilata le spese universitarie, il termine per l’opposizione è fissato al 21 marzo prossimo, anche se c’è qualche dubbio sulle conseguenze di tale scelta.
Da quest’anno, nella dichiarazione precompilata confluiranno una serie di ulteriori dati rispetto a quelli già presenti nel 2015. Infatti, la precompilata si arricchirà delle spese funebri, di quelle sanitarie e delle tasse universitarie sostenute nel 2015 dal contribuente o da chi è a suo carico.
In relazione alle spese sanitarie e alle tasse universitarie, però, a seguito delle indicazioni fornite dal Garante della privacy, è possibile opporsi al loro inserimento nella dichiarazione.

Opposizione per le spese sanitarie

Le regole operative sono contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 31 luglio 2015 e dal D.M. Economia e finanze 31 luglio 2015, entrambi modificati, rispettivamente, da un provvedimento e da un decreto datati 26 gennaio 2016.
In particolare, è previsto che le strutture sanitarie e i medici devono trasmettere in via telematica al Sistema Tessere Sanitaria (sistema TS) i dati indicati nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 31 luglio 2015, relativi alle spese sanitarie cosi come riportati sul documento fiscale emesso dai medesimi soggetti, comprensivi del codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, nonché quelli relativi a eventuali rimborsi.
La trasmissione è avvenuta entro il 9 febbraio 2016 (termine così prorogato rispetto a quello originario del 31 gennaio).
L’inserimento nella dichiarazione precompilata dei dati sulle spese sanitarie, peraltro, non costituisce un obbligo per il contribuente. Infatti, ciascun assistito può esercitare la propria opposizione a rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate, con relativa cancellazione, i dati relativi alle spese sanitarie sostenute nell’anno precedente e ai rimborsi effettuati nell’anno precedente per prestazioni parzialmente o completamente non erogate, per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Se l’assistito è un familiare a carico, i dati relativi alle spese e ai rimborsi per i quali ha esercitato l’opposizione non sono visualizzabili dai soggetti di cui risulta a carico, né nell’elenco delle informazioni attinenti la dichiarazione precompilata né nella fase di consultazione dei dati di dettaglio.