Con Risoluzione 27 luglio 2016, n. 63, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’aliquota IVA applicabile alla cessione di prodotti a base di mascarpone.
In particolare, l’Agenzia ritiene che la cessione di tali prodotti debba essere compresa tra le operazioni che scontano l’IVA nella misura del 10 per cento, come previsto dal numero 80) della Tabella A, Parte III, allegata al D.P.R. n. 633/1972.
Month: July 2016
Mutui: esenzione da imposta di registro e di bollo anche per i beneficiari finali
Con Risoluzione 25 luglio 2016, n. 61, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito al regime fiscale applicabile ai finanziamenti concessi dalle banche, sulla base della Convenzione stipulata in data 20 novembre 2013 tra l’Associazione Bancaria Italiana e la Cassa depositi e prestiti S.p.a..
In particolare, l’Amministrazione finanziaria ha evidenziato che il regime di esenzione (art. 5, comma 7-bis, D.L. n. 269/2003) dalle imposte di registro e di bollo, dalle imposte ipotecaria e catastale e da ogni altra imposta indiretta, si applica:
- con riferimento al rapporto di finanziamento intercorrente tra Cassa depositi e prestiti (Cdp) e banche,
- ai conseguenti contratti di mutuo stipulati tra banche e beneficiari finali sulla base della Convenzione del 20 novembre 2013; questo in conseguenza del fatto che c’è una stretta correlazione tra il contratto di finanziamento stipulato tra Cdp e banca, e il contratto di mutuo stipulato tra banche e beneficiari finali.
Certificato di malattia: licenziato chi non controlla l’invio telematico
Con la Sentenza n. 15226/2016 la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione afferma la legittimità del licenziamento per assenza ingiustificata della lavoratrice che non controlla l’invio telematico del certificato di malattia.
Infatti, la procedura telematica di invio del certificato medico non dispensa la lavoratrice dall’obbligo contrattualmente previsto di segnalare tempestivamente al datore di lavoro la propria assenza e dall’onere di accertarsi che l’invio sia andato a buon fine tramite la richiesta del numero di protocollo telematico identificativo del certificato di malattia.
Rimborsi IVA ed esonero dalla presentazione della garanzia
Con Circolare 22 luglio 2016, n. 33, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’esecuzione dei rimborsi IVA, di cui all’art. 38 bis, D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, a seguito delle novità introdotte dai D.Lgs. n. 156 e 158 datati 24 settembre 2015 e ulteriori chiarimenti in merito ai requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia.
In particolare, con la Circolare in esame sono stati trattati i seguenti aspetti:
- le richieste di rimborso IVA presentate dalle società non operative e/o in perdita sistematica;
- la sospensione del rimborso ai sensi dell’art. 23, D.Lgs. n. 472/1997;
- l’applicabilità ai rimborsi IVA del fermo amministrativo di cui all’art. 69, R.D. 18 novembre 1923, n. 2440;
- i rimborsi IVA senza presentazione di garanzia in presenza di avvisi di accertamento e rettifica;
- i rimborsi IVA chiesti da contribuenti che hanno avviato l’attività da meno di due anni e da soggetti in liquidazione – prestazione di garanzia;
- la sanzione per omessa prestazione della garanzia nell’IVA di gruppo in caso di franchigia.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo per i contratti di somministrazione di lavoro
Con Risoluzione 19 luglio 2016, n. 55, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito alla riconducibilità delle spese sostenute in relazione ad un contratto di somministrazione di lavoro relativo a “personale altamente qualificato”, fra le spese eleggibili al credito d’imposta ricerca e sviluppo (art. 3, D.L. n. 145/2013).
In particolare, il documento di prassi precisa che i lavoratori per i quali è stato stipulato un contratto di somministrazione di lavoro possono essere considerati dipendenti dell’impresa “utilizzatrice”. Conseguentemente, i costi sostenuti dalla società (datore di lavoro) per i contratti di somministrazione di lavoro relativi a personale altamente qualificato possono considerarsi eleggibili al credito d’imposta.
Energia derivante da fonti rinnovabili agroforestali
Con Risoluzione 18 luglio 2016, n. 54, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito al trattamento fiscale della produzione e della cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali (art. 1, comma 910, L. n. 208/2015).
In particolare, il documento di prassi precisa che:
- la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali:
- fino a 2.400.000 kWh annui, costituiscono attività connesse a quella agricola e producono quindi reddito agrario a condizione che ricorra il requisito della prevalenza;
- oltre i 2.400.000 kWh annui, andranno invece assoggettate a tassazione forfettaria, sempre che ricorra il requisito della prevalenza.
- la produzione/cessione di energia elettrica e calorica da fonti fotovoltaiche:
- entro i 260.000 kWh annui, costituiscono sempre attività connesse a quella agricola e producono quindi reddito agrario (Risoluzione n. 86/2015);
- oltre i 260.000 kWh annui, andranno assoggettate a tassazione forfettaria sempre che risultino rispettati i criteri di connessione all’attività agricola principale (Circolare n. 32/2009). In assenza dei criteri di connessione per la parte di reddito in eccesso si applicano le regole ordinarie.
Agevolazione prima casa
Con Sentenza 28 giugno 2016, n. 13334, la Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti in merito all’agevolazione “prima casa”.
In particolare, è stato precisato che, nel caso di acquisto dell’immobile da parte di due coniugi in regime di comunione legale, il requisito della residenza è da intendersi in riferimento alla famiglia e non al singolo componente della stessa.
La diversa residenza di uno dei due coniugi rispetto a quella del nucleo familiare non è infatti un elemento rilevante ai fini dell’agevolazione purché vengano fornite le prove che nell’immobile si realizza la coabitazione dei componenti del nucleo familiare.
Canone TV: aggiornamento delle Faq sul sito delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito internet nuove Faq riguardanti il pagamento del canone TV ad uso privato. In particolare, l’Amministrazione finanziaria fornisce chiarimenti su alcune situazioni particolari legate alla fase di addebito nella fattura di fornitura elettrica residenziale.
Per rendere più agevole la consultazione le domande vengono suddivise in tre macroclassi:
- “Chi deve pagare il canone”;
- “Dichiarazione di non detenzione”;
- “Addebito del canone nelle fatture elettriche”.
Sanzione piena all’imprenditore con i gruppi elettrogeni senza certificato di prevenzione antincendio
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 28717 pubblicata l’11 luglio 2016, interviene sulla sanzionabilità dell’imprenditore che non ottempera ai propri obblighi in materia di sicurezza e prevenzione antincendio.
In particolare, la Suprema Corte ha stabilito che l’imprenditore, che non provveda al certificato di prevenzione antincendio dei gruppi elettrogeni e serbatoi di gasolio, non potrà chiedere il minimo della sanzione edittale nemmeno se al momento della presentazione della Scia abbia poi provveduto a detta certificazione.
Compilazione della dichiarazione di esportazione (DAU): Nota Agenzia delle Dogane
Con Nota 7 luglio 2016, n. 70662, l’Agenzia delle Dogane ha fornito chiarimenti in merito alla compilazione della dichiarazione doganale di esportazione (DAU) da parte dell’acquirente non residente.
In particolare, come precisato nella Circolare n. 8/2016, l’esportatore, per presentare il DAU, deve nominare un rappresentate doganale. Durante il periodo transitorio:
- il nome, l’indirizzo e il numero EORI del soggetto stabilito in un paese terzo che esporta merci dall’Unione (ossia, il soggetto speditore) sono da indicare nella casella 2 del DAU;
- la dichiarazione deve essere presentata da un rappresentante doganale stabilito nell’Unione che operi in rappresentanza indiretta. Tale soggetto, in qualità di dichiarante nonché esportatore, deve essere indicato nella casella 14 del DAU.