Martedì 29/11/2022 nel tardo pomeriggio, a Montecitorio, si terrà una riunione dei capigruppo di maggioranza della commissione Bilancio per fare un primo punto sul provvedimento.
Vi segnaliamo i punti fondamentali in corso di valutazione.
Stretta su vendite online, obbligo di fattura.
Obbligo di fattura e stretta fiscale per le vendite online a partire dal primo luglio 2023. Nella bozza è previsto per i soggetti passivi Iva che facilitano le vendite nei confronti di un cessionario, non soggetto passivo, l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate le informazioni relative ai fornitori e alle operazioni effettuate.
In caso di mancata trasmissione, lo stesso soggetto passivo è considerato responsabile in solido per l’assorbimento dell’Iva. Tale norma pare essere limita ad alcune tipologie di beni che saranno individuati con un futuro decreto del Mef. Dalle nuove regole sono esentate le cessioni effettuate da fornitori che hanno requisiti di affidabilità o che prestano idonea garanzia, così come individuati dall’agenzia delle Entrate in un provvedimento da emanare entro 3 mesi. Le vendite per corrispondenza vengono inoltre eliminate da quelle per le quali l’emissione della fattura non è obbligatoria se non richiesta dal cliente.
Contro “apri e chiudi” arriva fideiussione 50mila euro
Una fideiussione di 50.000 euro per la riapertura della partita Iva qualora l’Agenzia delle Entrate l’abbia chiusa. È una delle misure anti ditte “apri e chiudi” previste in un articolo secondo cui, se valuta possibili illeciti, l’Agenzia può effettuare “specifiche analisi del rischio connesso al rilascio di nuove partite Iva, ad esito delle quali l’ufficio invita il contribuente a presentarsi in ufficio” per esibire la documentazione necessaria e per dimostrare, «sulla base di documentazione idonea, l’assenza dei profili di rischio individuati».
In caso di mancata presentazione in ufficio del contribuente, «ovvero di esito negativo dei riscontri operati sui documenti eventualmente esibiti, l’ufficio emana provvedimento di cessazione della partita Iva.
Questa può essere successivamente richiesta dal medesimo soggetto, come imprenditore individuale, lavoratore autonomo o rappresentante legale di società, associazione od ente, con o senza personalità giuridica, costituite successivamente al provvedimento di cessazione della partita Iva, solo previo rilascio di polizza fideiussoria o fideiussione bancaria per la durata di tre anni dalla data del rilascio e per un importo non inferiore a 50mile euro.
In caso di eventuali violazioni fiscali commesse antecedentemente all’emanazione del provvedimento di chiusura, l’importo della fideiussione deve essere pari alle somme, se superiori a 50mila euro, dovute a seguito di dette violazioni fiscali, sempreché non sia intervenuto il versamento delle stesse».
Per assegno a nuclei numerosi tetto Isee a 40mila
Tetto Isee all’incremento del 50% dell’assegno unico per i nuclei familiari con tre o più figli.
Pare che nell’ultima versione della “Bozza della Legge di Bilancio 2023” sia stato inserito l’aumento dell’assegno unico familiare per i nuclei numerosi “per livelli i Isee fino a 40.000 euro”. L’incremento del 50% dell’assegno unico per i nuclei familiari numerosi prevede oltre al limite dell’Isee a 40mila euro anche una soglia temporale e cioè «per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni».
Trasporto Pubblico Locale. +200 mln nel 2023 e 2024 per compensare perdite Covid.
L’autorizzazione di spesa per il trasporto pubblico locale «è incrementata di 100 milioni di euro per l’anno 2023 e di 100 milioni di euro per l’anno 2024 al fine di contribuire alla compensazione della riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri, subita nel periodo dal 01/01/2021 al 31/03/2022, e conseguente alle limitazioni alla capienza massima dei mezzi adibiti ai servizi di trasporto pubblico imposte in relazione all’emergenza sanitaria da Covid-19».
Tali risorse sono ripartite sulla base dei criteri stabiliti «tenendo conto, per le compensazioni relative all’anno 2021, dei contributi già assegnati a titolo di anticipazione e assicurando una compensazione percentualmente uniforme ai soggetti ivi previsti».
Scompare contributo solidarietà, extraprofitti “vuoti”
Ad oggi non é stata colmata la lacuna informativa, presente nell’ultima “Bozza della Legge di Bilancio 2023” , i dettagli sugli extraprofitti. L’articolo che contiene il «contributo straordinario contro il caro bollette» risulta infatti vuoto, come nella versione provvisoria della legge di bilancio circolata nei giorni scorsi. Scompare invece dall’articolato la norma immediatamente successiva (anch’essa vuota nella prima versione ma almeno titolata) sul «contributo di solidarietà temporaneo». Si attendono nuove informazioni.
Proroga sconti su acquisto materiali riciclati
Prorogato con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2023 il credito di imposta previsto al 36% per l’acquisto di materiali riciclati provenienti dalla raccolta differenziata. Lo prevede l’ampio pacchetto ambiente in manovra. L’obiettivo – si legge – è «incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani».
Del pacchetto ambiente fa parte anche la proroga del “programma speciale Mangiaplastica”, ma anche una dotazione di 110 milioni in 4 anni per il Commissario alla Depurazione per la «realizzazione degli interventi sui sistemi fognari e depurativi volti a dare esecuzione alle sentenze di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea sul trattamento delle acque reflue urbane».
C’è proroga stato emergenza per soccorso ucraini
«Lo stato di emergenza relativo all’esigenza di assicurare soccorso ed assistenza, sul territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, è prorogato al 03/03/2023, termine di vigenza degli effetti della decisione del Consiglio dell’Unione Europea del 04/03/2022». Fino ad allora «è autorizzata, sulla base delle effettive esigenze e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, la prosecuzione delle attività e delle misure emergenziali nazionali di assistenza ed accoglienza coordinate dal Dipartimento della protezione civile, dai Commissari delegati e dai Presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano».
Spunta un nuovo balzello sulle assicurazioni
Come forma di copertura della manovra spunta nell’ultima bozza un nuovo balzello sulle assicurazioni. L’imposta sulle riserve matematiche dei rami vita introdotta nel 2002, inizialmente allo 0,20% e modificata negli anni per arrivare fino allo 0,45% attuale, salirà allo 0,50%. Si tratta di un’anticipazione, effettuata dalle imprese, del prelievo sui rendimenti delle polizze che alla fine del contratto ricade sugli assicurati.