La Corte di CassazioneCon con la Sentenza n. 4315 pubblicata il 20 febbraio 2017 è intervenuta in merito alla licenziabilità di un lavoratore disabile, che giustificava i propri comportamenti anomali come derivati dalla propria patologia.
La Suprema Corte ha dato comunque ragione al datore di lavoro, in quanto la patologia di cui era affetta la lavoratrice licenziata non incideva con la condotta e i comportamenti non consoni alla normale attività aziendale.
Month: February 2017
Credito d’imposta ricerca e sviluppo. Prestazioni di terzi
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 21 del 20 febbraio 2017, ha fornito chiarimenti in merito alla fruizione del cd. “credito di imposta per ricerca e sviluppo” di cui all’articolo 3, D.L. n. 145/2013, nel caso di investimenti effettuati nell’ambito di un progetto per il quale si sia ricorso anche a prestazioni di terzi.
L’Agenzia, in particolare, ha chiarito che qualora dette prestazioni non siano regolamentate da uno specifico contratto, è necessario che:
- i costi relativi ai componenti realizzati dai soggetti terzi siano comunque adeguatamente documentati (mediante proposte e/o ordini di acquisto e relative fatture);
- sia acquisita una relazione sottoscritta dai terzi commissionari, nella quale sia data evidenza delle attività svolte nel periodo di imposta, al fine di dimostrare la componente relativa all’ attività di ricerca e sviluppo delle prestazioni;
- il soggetto interessato fornisca “.in sede di controllo, ogni altro elemento informativo che dimostri l’esistenza di accordi tra le parti volti a realizzare un progetto di ricerca ed i relativi corrispettivi”.
CRYPTOWALL E’ TORNATO A COLPIRE!
CryptoLocker è un Virus Trojan comparso nel tardo 2013.
Generalmente, si diffonde come allegato mail apparentemente inoffensivo, che sembra provenire da istituzioni legittime: uno ZIP allegato alla mail contiene un file, chiamato nomefile.pdf.exe, che sarà mostrato come nomefile.pdf, nonostante sia un eseguibile.
Alcune varianti del malware possono invece contenere il Trojan Zeus, che a sua volta installa CryptoLocker.
Ricordate:
- Non aprire mail di dubbia provenienza, scritte in un italiano “stentato”, o che fanno riferimento a servizi mai utilizzati. Se avete dubbi circa la “bontà” di una comunicazione, è meglio rivolgersi telefonicamente al mittente per accertare l’effettiva veridicità del messaggio;
- Per le copie di sicurezza, utilizzare alternativamente più supporti magnetici (cassette, dischi interni o esterni come USB o NAS), verificandone l’integrità e controllando QUOTIDIANAMENTE la corretta esecuzione delle stesse.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo in caso di acquisto di brevetti da società fallita
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n.19 del 14 febbraio 2017, ha precisato quali sono i costi ammissibili al credito d’imposta per ricerca e sviluppo (art. 3, D.L. n. 145/2013) nel caso di un beneficiario che ha acquistato un lotto di brevetti marchi e disegni da una società fallita.
In particolare, la Risoluzione, a seguito dei quesiti posti dalla società istante, stabilisce che:
- sono ammissibili, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, i costi inerenti a “brevetti per invenzione e brevetti per modelli di utilità”, a patto che s’inseriscano nell’ambito di un progetto di ricerca e sviluppo;
- l’acquisizione di privative industriali da una società fallita, rientra fra i costi ammissibili al fine di usufruire dell’agevolazione;
- per determinare il valore delle singole privative industriali, è necessario fare riferimento alle spese effettiva mente sostenute e non a valori forfettari “medi”. In particolare, l’Agenzia suggerisce un metodo di calcolo basato “sull’incidenza percentuale del valore normale del singolo bene rispetto al valore normale complessivo del lotto di beni acquistato”;
- le spese sostenute dalla società fallita in relazione ai brevetti sopracitati non possono essere considerate, ai fini del calcolo della media degli investimenti per determinare il quantum del credito d’imposta.
Iva al 5% per erbe aromatiche surgelate
L’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 14 febbraio 2017, n. 18, ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione dell’aliquota IVA relativa alle cessioni di rosmarino, salvia e origano surgelati con aggiunta di olio.
In particolare, il documento di prassi precisa che, secondo la classificazione merceologica dell’Agenzia delle Dogane, l’aliquota del 5% prevista al n. 1-bis della Tabella A, parte II-bis, allegata al D.P.R. n. 633/1972, è applicabile anche a basilico, rosmarino e salvia surgelati, anche con aggiunta di olio, nonché ad origano a rametti o sgranato.
Credito d’imposta per le spese di videosorveglianza
L’Agenzia delle Entrate Con Provvedimento 14 febbraio 2017, ha definito i termini e la modalità di compilazione dell’istanza da presentare per usufruire del credito d’imposta riconosciuto dalla Legge di Stabilità 2016 per le spese sostenute nel 2016 nell’ambito della videosorveglianza. In particolare, il Provvedimento prevede che:
• l’istanza dev’essere inviata solo telematicamente dai soggetti interessati, attraverso il software gratuito “Creditovideosorveglianza” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
• la domanda dev’essere trasmessa dal 20 febbraio al 20 marzo 2017;
• il credito d’imposta è riconosciuto nella misura percentuale (determinata come rapporto tra risorse stanziate e credito d’imposta complessivamente richiesto) che sarà resa nota con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanarsi entro il 31 marzo 2017;
• Il credito d’imposta può essere utilizzato dal beneficiario solo in compensazione tramite Mod. F24. Si segnala che, qualora i soggetti interessati non siano titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo, il credito è usufruibile in dichiarazione dei redditi.
Licenziato per violazione dell’obbligo di fedeltà
Con la Sentenza n. 3739 del 13 febbraio 2017 la Corte di Cassazione entra nel merito della legittimità del licenziamento di un dipendente per violazione dell’obbligo di fedeltà e di riservatezza dei dati dell’impresa.
In particolare la Suprema Corte ha stabilito che è legittimo il licenziamento di un dipendente trovato in possesso di appunti e informazioni relativi a materiali, costi e fornitori.
Enasarco: aliquote 2017
A partire dal 1° gennaio 2017, sono entrate in vigore i nuovi parametri di calcolo dei contributi:
- l’aliquota contributiva da applicare sulle provvigioni passerà dal 15,10% al 15,55% (di cui la metà a carico della ditta mandante).
- gli importi dei minimali contributivi e dei massimali provvigionali sono così determinati:
. Plurimandatari Monomandatari
. Minimale 418,00 € 836,00 €
. Massimale 25.000 € 37.500 €
Agente plurimandatario
- Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 25.000 euro (contributo massimo per mandato pari a 3.887,50 euro).
- Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 418 euro.
Agente monomandatario
- Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 37.500 euro (contributo massimo per mandato pari 5.831,25 euro).
- Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 836 euro.
Gli importi relativi ai massimanli sono stati aggiornati dalla Fondazione Enasarco a seguito della pubblicazione, da parte dell’ISTAT, del tasso di variazione annua dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, in quanto dal 2017 i massimali rimangono, quelli stabiliti per il 2016 con l’applicazione dell’aggiornamento ISTAT.
Ricordiamo che il criterio per l’applicazione dell’aliquota è quello della competenza. Una fattura relativa a provvigioni dell’anno 2016, quindi, dovrà recare ancora l’aliquota relativa allo scorso anno anche se emessa nel 2017.
Nuove assunzioni Agenzia delle Entrate
Oltre ai 740 posti messi a disposizione per l’Agenzia delle Entrate, il decreto autorizza l’assunzione di 60 funzionari presso il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e il Ministero dell’Interno
L’Agenzia delle Entrate cerca nuovo personale e offre 740 nuovi posti a tempo indeterminato su tutto il territorio nazionale. La maggior parte delle posizioni ricercate riguarda il ruolo di funzionario, ma l’Agenzia assumerà anche 29 dirigenti entro il 2017. Non solo: il decreto (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 gennaio 2017 e firmato dalla Madia e da Padoan) autorizza l’assunzione di 60 funzionari presso il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e il Ministero dell’Interno.
E’ probabile che l’Agenzia delle Entrate procede all’assunzione di nuovo personale scorrendo le graduatorie dei candidati idonei, in attesa dalla conclusione dei precedenti bandi di concorso. Una volta esaurite tali graduatorie, tuttavia, l’Agenzia bandirà probabilmente nuovi concorsi pubblici per coprire le rimanenti posizioni di funzionari e dirigenti. Come specificato dal decreto ministeriale, le amministrazioni dovranno trasmettere i dati riguardanti il personale assunto entro e non oltre il 30 aprile 2017. I nuovi bandi di concorso per il reclutamento delle rimanenti posizioni saranno poi pubblicati probabilmente a giugno e a luglio.
Nel 2017 l’Agenzia delle Entrate assumerà con contratto a tempo indeterminato 709 funzionari e assistenti e 29 dirigenti. Non si conoscono ancora con certezza gli specifici requisiti di accesso al nuovo bando di concorso, ma i futuri dirigenti dovranno in ogni caso essere in possesso della laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio o Scienze politiche.
Le prove di selezione per la posizione di funzionario saranno sia scritte sia orali. Quelle scritte dovrebbero essere due, una di carattere oggettivo attitudinale, con una serie di quesiti a risposta multipla, e una di carattere tecnico, avente ad oggetto le principali materie giuridiche, matematiche ed economiche. La prova orale dovrebbe poi accertare il livello di conoscenza e preparazione del candidato. Prima di essere assunti, inoltre, i candidati dovranno superare un tirocinio di 6 mesi.
Donazione sangue: nuove istruzioni dall’INPS per i casi di inidoneità del lavoratore
L’INPS, nella Circolare n. 29 del 7 febbraio 2017, fornisce le indicazioni per l’erogazione, ai lavoratori dipendenti del settore privato, dell’indennità spettante in caso di inidoneità alla donazione di sangue. Tali lavoratori, infatti, hanno diritto alla retribuzione che sarebbe stata loro corrisposta per le ore non lavorate comprese nell’intervallo di tempo necessario all’accertamento della predetta inidoneità.
Nella circolare in oggetto, l’Istituto illustra, inoltre, le modalità di compilazione del flusso UniEmens in relazione alle predette casistiche. Le nuove funzionalità saranno operative a partire dalle denunce di competenza gennaio 2017.