Con la Sentenza n. 2012 depositata il 26 gennaio 2017, la Corte di Cassazione è intervenuta in merito al configurarsi o meno di “bossing” e della conseguente spettanza di eventuale risarcimento del danno, nei rapporti tra responsabile e suoi sottoposti.
Nello specifico la Suprema Corte ha stabilito che non si configura “bossing”, né spetta quindi alcun risarcimento, qualora il responsabile risulti solo burbero o brusco nei modi, senza che detti comportamenti siano indirizzati ad un particolare lavoratore ma siano invece rivolti a tutto lo staff.